Buongiorno a tutti.
Oggi vorrei darvi due dritte su un paio di articoli in cui mi sono imbattuto recentemente. Spoiler: per i miei pazienti sarà più semplice capirne il significato, perché conoscono già come lavoro. Per i neofiti, potete trovare sulle altre pagine del mio sito, in particolare il link qui sotto, tutte le info necessarie per iniziare a capire!
Il primo articolo è incentrato sull’importanza dell’esercizio fisico degli arti inferiori per il mantenimento della salute del nostro beneamato Sistema Nervoso. Lo studio è stato condotto da un equipe di ricercatori italiani (Whoop Whoop!!!!). Essi hanno infatti dimostrato che la mancanza di un appropriato esercizio degli arti inferiori, in particolare sotto sforzo, crea problemi nella zona del cervello sub-ventricolare. In alcuni topi da cavia, l’immobilizzazione delle zampette posteriori per 28 giorni per esempio comportava una diminuzione della produzione di cellule staminali neurali pari al 70%, non permettendo agli Oligodendrociti (che fanno da isolante e hanno un importante ruolo strutturale nel sistema nervoso) di maturare propriamente. La mancanza di esercizio causerebbe meno segnali mandati al SNC, una minor distribuzione di ossigeno, quindi un ambiente anaerobico che andrebbe ad alterare il fisiologico metabolismo dei neuroni (per ulteriori info leggere l’articolo!). Questa scoperta ci illumina riguardo a malattie neurologiche degenerative come l’atrofia muscolare spinale, in quanto la causa di queste potrebbe non risiedere unicamente in lesioni del midollo o alterazioni genetiche, ma anche in cattive abitudini quotidiane.
Perché vi cito questo articolo? Poiché supporta il mio modus operandi e dimostra come la tecnica Muscle Testing sia importante! Io testo la forza/reattività di un muscolo perché la funzionalità del cervello dipende dal tono muscolare a sua volta generato dai fusi neuromuscolari. Una prova in più, non guasta mai.
Il secondo articolo supporta sempre l’importanza della Kinesiologia Applicata, e quindi dei test muscolari e successiva correzione della sublussazione attraverso manipolazione, in questo caso per quanto riguarda il trattamento di cefalee da tensione e mal di testa di natura cervicale (Tension-type and Cervicogenic Headaches). L’autore Scott Cuthbert, Doctor of Chiropractic, in particolare descrive l’importanza di correggere la performance del Trapezio Superiore, dello Sternocleidomastoideo, degli Scaleni, degli estensori e flessori del collo (tutti i pazienti testati -49 in totale- soffrivano di mal di testa e mostravano inibizioni in uno o più di questi muscoli con percentuali sopra il 50%). Su scala VAS (dolore da uno a 10), i soggetti testati sono passati a una media di dolore del 6.75 a una media dello 0.49 post trattamento.
Ecco qui l’articolo. Enjoy!
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