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La salute è il primo dovere della vita. –O. Wilde-

La Chiropratica nasce negli Stati Uniti d’America, ideata da quello che viene considerato il primo chiropratico dell’era moderna, Daniel David Palmer, nel 1895. Due anni dopo, apre la Palmer School of Chiropractic, prima istituzione di insegnamento della chiropratica. Col tempo, tutti gli stati americani riconoscono tale pratica, ed essa si diffonde in tutto il mondo. In Italia, la disciplina è stata riconosciuta nel 2007 dal Ministero della Sanità.
Fu D.D. Palmer a parlare di “intelligenza innata”, la capacità di guarirsi attraverso l’azione della forza vitale che è in ognuno di noi.
In particolare, la chiropratica si concentra sul mantenere l’equilibrio del nostro sistema nervoso. Ripristinando la sua normale funzionalità attraverso la liberazione da eventuali ostacoli (sublussazione), conduce verso lo stato di guarigione e eleva il nostro stato di salute. Sempre secondo l’OMS, la sublussazione è definita come “Lesione o disfunzione di un’articolazione o segmento motorio, in cui vengono alterati allineamento, integrità cinetica e/o funzione fisiologica, anche se il contatto tra le superfici articolari rimane intatto. È essenzialmente un’entità funzionale, che può influenzare l’integrità biomeccanica e neurale”.
In parole povere, quando una vertebra non è più allineata con le altre, provoca un’interferenza nella trasmissione dei messaggi tra cervello e resto del corpo: in questo caso abbiamo una sublussazione vertebrale per definizione chiropratica.
Per “salute” (health), si intende non solo la mancanza di dolore, ma l’abilità del nostro corpo a controbattere le forze esterne che stressano e sfidano il medesimo.
Il compito del chiropratico è ripristinare le normali funzioni del nostro “sistema” sia fisico che mentale.