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La tecnica Gonstead

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La Chiropratica, pur avendo lo stesso obiettivo, ovvero quello di mantenere il benessere e la funzionalità del Sistema Nervoso Centrale e Periferico, da quando fu fondata da Palmer nel 1895, si è col tempo differenziata in filosofie e approcci diagnostici e di intervento. Nuove tecniche sono nate; per citarne alcune: Diversified (quella che uso maggiormente), ABC (Advance Biopostural Correction), Gonstead, Functional Neurology (Neurologia Funzionale), Applied Kinesiology (Kinesiologia applicata),..
Lo scopo di questo breve articolo è darvi qualche nozione sulla tecnica Gonstead. Ho partecipato a un seminario a Bournemouth recentemente, che mi ha permesso di approcciare questa tecnica per la prima volta. Ebbene, è proprio vero che non si smette mai di imparare: il seminario è stato interessante, ma ho visto praticamente un mondo totalmente diverso da quello che conoscevo. Senza dubbio la strada per padroneggiare la tecnica è ancora lunga, ma grazie al fatto che sono poliedrico e apprendo velocemente, ho assimilato le basi e ho già iniziato ad usare alcune tecniche nei trattamenti offerti.
Il Dottor Gonstead fu un chiropratico americano che iniziò a lavorare nel 1923. Pensava che non ci fosse strumento migliore che un paio di mani per risolvere qualsiasi problematica. Il suo metodo di lavoro fu estremamente efficiente, la sua fama incrementò presto, tanto da fondare una clinica che esiste ancora ed è in piena funzionalità (Monte Horeb, in Wisconsin, è ENORME!). Famosa la sua frase basata su quella di Palmer e rivisitata in altra chiave: “Find the subluxation, correct it and leave it alone”, ovvero “Trova la sublussazione, correggila, e lasciala stare”.
Gonstead è la una delle più antiche e diffuse tecniche in Chiropratica. Si basa su un’accurata anamnesi, su esami radiografici e sulla palpazione statica e dinamica della colonna per individuare le sublussazioni vertebrali. Dopo un’analisi completa il chiropratico interviene manualmente con questa tecnica sicura e specifica, effettuata senza rotazione, tramite pressione della vertebra coinvolta, in una direzione lineare e funzionale, che permette la corretta funzionalità dell’articolazione e del nervo nel modo più accurato e indolore possibile. Essi ritengono di aggiustare, non manipolare, in virtù di questa specificità della tecnica, sempre in direzione della restrizione. I chiropratici Gonstead non apprezzano aggiustamenti in rotazione perché ritengono che questi stressino troppo i legamenti dei vari segmenti, oltre al fatto che sono meno “dolci” per il paziente. Inoltre, secondo loro, il “click” successivo al thrust sarebbe di derviazione discale e non riguarderebbe le faccette articolari. Lavorando sulla postura e sulla dinamica tramite la correzione di sublussazioni chiave, si prefiggono di gestire qualsiasi problema. Inoltre (e qui mi discosto parzialmente), credono maggiormente nell’evidenza clinica che scientifica: se un approccio terapeutico funziona, che bisogno ha di essere approvato scientificamente? Questo è un dibattito che intercorre spesso nella Chiropratica, che non ha trovato tutt’ora un punto in comune tra le diverse correnti di pensiero.
Vi lascio con due Video: un aggiustamento lombare Gonstead e uno Diversified. Le differenze sono veramente tecniche, ma possono essere notate anche da un occhio profano. Quale è la Tecnica migliore? La risposta è semplice: non lo so. Scoprire e imparare sempre nuove cose è essenziale nel cammino della nostra vita. Successivamente, la bravura del Chiropratico sta nel plasmare la giusta tecnica in base alle esigenze del paziente. Ma questa è solo la mia opinione.. “ai posteri l’ardua sentenza”.

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9 thoughts on “La tecnica Gonstead”

  1. Roberto Forlivesi ha detto:

    Beh, davvero molto interessante, non solo per la mia “cervicale” e ernia lombare… ma anche per il.luogo di lavoro..

    1. Alberto Ferrini Bronzoni ha detto:

      La chiropratica aiuta in tutti i campi dal momento che è polifunzionale. L’importante è essere chiari e visualizzare l’obiettivo. Ripristinare la normale funzionalità del sistema nervoso è la chiave per qualsiasi step nel processo di guarigione o prevenzione.

  2. Maria ha detto:

    Se è possibile vorrei sapere se a Brescia vi è qualche chiropratico che usa questa tecnica

  3. Maria ha detto:

    a Brescia vi è qualche chiropratico che usa questa tecnica

    1. Alberto Ferrini Bronzoni ha detto:

      Salve Maria a essere sincero non le saprei rispondere dal momento che esercito appena fuori Milano. Le consiglierei comunque di dare un’occhiata al sito dell’Associazione Italiana Chiropratici: li è presente un elenco dei chiropratici presenti in Italia e dove sono dislocati. La tecnica Gonstead comunque non è molto diffusa da noi in generale.

  4. Enzo ha detto:

    Salve volevo sapere se la chiropratica risolve problemi di tipo stenosi lombari e stenosi cervicali. Grazie

    1. Alberto Ferrini Bronzoni ha detto:

      Dipende da cosa intende per risolvere problemi signor Enzo. Se intende sintomatologia e problematiche connesse, è senza dubbio una delle migliori strade da intraprendere. Una stenosi è una riduzione del diametro del canale vertebrale, di conseguenza l’allineamento dei segmenti vertebrali assume un significato di primaria importanza. La invito a contattarmi per telefono per ulteriori informazioni.

  5. Sabina Bortolato ha detto:

    Buona sera, ho visto un video americano nel quale parlano della tecnica gonstead applicata alla riduzione della pressione sanguigna. Lei ha qualche esperienza in questo senso? Grazie.

    1. Alberto Ferrini Bronzoni ha detto:

      Si certo. Non solo la tecnica Gonstead tuttavia. La Chiropratica ripristina la funzionalità del sistema nervoso attraverso Aggiustamenti precisi. Di conseguenza è possibile influenzare l’attività del Sistema Nervoso Autonomo (Simpatico e Parasimpatico) aggiustando determinate segmenti. L’attività cardiovascolare è gestita dall’ SNA e in questo modo possiamo parzialmente modificare queste funzioni vitali.

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